Con il termine "Oratorio" (dal latino orare, cioè pregare) s'intende un piccolo edificio dedicato al culto religioso cristiano dove i fedeli si recavano a pregare: la parola prende il nome dal luogo in cui, intorno al 1600, si riunivano i fedeli in preghiera. Oggi il termine sta ad indicare una vasta rete di attività svolte dalle parrocchie a favore dei ragazzi e dei giovani...

Per lo Stato italiano il significato del termine "Oratorio", dal 2001, è quello di "riconoscere, valorizzare, promuovere" la funzione educativa, formativa, aggregativa, sociale svolta "dalle parrocchie e da altri istituti religiosi e da enti di altre confessioni riconosciute dallo Stato" nelle politiche sociali.

 

LEGGE 8 novembre 2000, n. 328.

Dal punto istituzionale, la Legge 8 novembre 2000 n. 328 "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali",  "riconosce e incentiva" la funzione educativa e sociale svolta nella comunità locale, dall' Oratorio, poiché "promuove e sostiene la crescita armonica dei giovani e degli adolescenti".

 

LEGGE 1° agosto 2003, n. 206.

La Legge 1 agosto 2003 n. 206 è una sorta di "legge quadro" sugli Oratori; infatti, le leggi regionali successive al 2003 vi faranno, quasi tutte, riferimento e le richiamano per prevedere la possibilità della concessione "in comodato" alle parrocchie di beni mobili ed immobili da parte dei Comuni.

 

L. R. 31 luglio 2001, n. 36.

La Regione Abruzzo, con la L.R. n. 36 del 31 luglio 2001, "riconosce la funzione sociale ed educativa svolta dagli Oratori parrocchiali e valorizza il ruolo nella regione Abruzzo". La Legge si pone l'obiettivo di agevolare "il ruolo delle Diocesi dell'Abruzzo nell'ambito della programmazione, organizzazione e gestione del sistema integrato degli interventi e servizi sociali". Al fine di contrastare i fenomeni di emarginazione sociale e di devianza in ambito minorile, "le Parrocchie sono riconosciute soggetti promotori di programmi, azioni ed interventi da realizzare negli Oratori per la diffusione di attività sportive e culturali per il tempo libero". La programmazione degli interventi è adottata dalla Regione Abruzzo "sentite le diocesi dell'Abruzzo".